Capita che a volte ci ritroviamo tutti a digitare pigramente su Google “consigli batteria“, così anche solo per avere qualche news o alcuni tips in più.
E’ qualche giorno infatti che a causa di tanti impegni familiari dedico meno tempo alla pratica non riuscendo a trovare un modo per esercitarmi come vorrei, ma in compenso ho avuto modo di leggere molti blog, interviste e siti del settore.
Mi ha colpito molto un articolo dove si parlava di ciò che la batteria può insegnare al di là della musica. Ci sono alcuni batteristi famosi che sono molto sensibili a questi argomenti e chi ha avuto la possibilità di parlare con loro, glielo ha chiesto.
Vediamo cosa ne è venuto fuori:
Sembra un consiglio molto generico e poco incisivo, in realtà nasconde molta calma e richiede una forza che non tutti hanno. Il suo consiglio è quello di non preoccuparsi troppo di ciò che fanno le persone che sono intorno a noi e concentrarci su ciò che ci viene meglio.
Troveremo sempre persone più brave in qualche aspetto batteristico, ci sarà sempre chi è più veloce con la doppia cassa, chi trova soluzioni più innovative, chi è più bravo live e chi invece da il meglio di se in studio.
Tu hai la tua caratteristica, studia tutto e non tralasciare niente, specialmente se vuoi intraprendere la professione, ma fai leva su quello che sai fare meglio e non perdere tempo a rincorrere tutte le qualità degli altri. Nessuno può essere una versione di te migliore di quella che tu sei.
In quanto a consigli Benny Greb è difficile da battere. Sempre pronto, sempre brillante, mai banale, quasi uno psicologo dei tamburi. Gli è stato chiesto “Come posso sapere che questo groove che ho creato, funzionerà quando messo in un contesto musicale?”.
La risposta è che in realtà non puoi saperlo con certezza. Tutti noi amiamo creare grooves e fills che ci piace sentire. La cosa importante non è pensare quanto difficile è quel groove, ma preoccuparsi di cosa riusciamo a comunicare.
Lo stesso vale quando siamo insegnanti di qualcun altro. Insegnare un groove difficile può essere una sfida di un giorno, ma il percorso vincente è quello di creare uno stile che comunichi qualcosa a chi lo ascolta.
Rich Redmond è uno dei batteristi più attivi negli Stati Uniti, chi lo conosce lo definisce un gran lavoratore, sempre pronto a nuove sfide, attore, speaker, produttore.
Il suo segreto dice è essere sempre aperti a nuove possibilità, ascoltare chi le propone e non mettere avanti un muro di convinzioni pregresse se prima non si è valutato bene cosa ci stanno proponendo.
Altra cosa importante è porsi nella maniera giusta nei confronti dei colleghi. L’atteggiamento giusto è fondamentale in qualsiasi lavoro ma lo è ancora di più nel mondo della musica, dove oltre a saper suonare, bisogna anche essere una persona con cui è facile collaborare.
Questo è un aspetto che ho già affrontato in un altro articolo. Puoi trovarlo QUI.
Anche qui sembra tutto scontato, in realtà molti grandissimi batteristi hanno fatto molto di più di creare grooves ed accompagnare grandi artisti. Alcuni hanno aperto nuovi mondi per registrare la batteria, per approcciare ad un determinato stile, nuovi modi di descrivere la figura del batterista, nuovi modi di costruire la batteria. Alcuni hanno cambiato per sempre il modo di insegnare, hanno pubblicato metodi rivoluzionari, hanno fatto in modo che intere generazioni togliessero o aggiungessero un tom, ecc…
Non dare tutto questo per scontato è importante e ricordarsi queste cose quando si ascolta un disco e non pensare che il batterista è solo quello che sta suonando quel brano è fondamentale anche per la nostra crescita.
Classe 1944, Billy Cobham è una delle leggende viventi della batteria. Nonostante la sua non più giovanissima età, non smette un giorno di esplorare nuove cose, scrivere nuova musica e valutare ogni proposta che gli viene fatta.
Continuare ad imparare e cercare continuamente una fonte di ispirazione è secondo lui l’unico modo per mantenersi giovani ed al top.
Se non hai mai visto una lezione di Eric Moore, dovresti davvero farlo. Anche se non sei particolarmente interessato alla cosa che sta spiegando, puoi imparare moltissimo dal suo modo di approcciare la batteria e la vita in generale.
Anche solo vedendolo spiegare un semplice concetto, si vede come affronta tutto con il sorriso, con l’energia di chi si sta divertendo e vuole divertire. La sua personalità è un grandissimo apporto all’industria dell’insegnamento della batteria, riesce a motivare chiunque, a trovare la frase giusta ed a far fare a qualsiasi batterista il famoso “miglio in più” di cui parlano gli americani.
Kenny Aronoff è sicuramente uno dei batteristi più conosciuti dell’industria discografica mondiale. Spesso non è inserito tra i batteristi preferiti nelle riviste e nelle classifiche, ma ha una lista di dischi registrati, tour e collaborazioni da far impallidire il 90% dei batteristi del mondo.
Perché? Semplice, Kenny Aronoff ha affermato di lavorare durissimo, studiare tutti i giorni e affrontare ogni sfida come se dovesse essere il migliore di tutti. Non voglio assolutamente dire che non ha il talento di altri suoi colleghi, ma quando penso a lui penso ad un vero professionista. Passare nel giro di poco tempo da un tour con gli Smashing Pumpkins a Vasco Rossi fino a registrare con decine di popstar americane lo pone tra i primissimi in fatto di professionalità.
Lo ha detto lui stesso, non puoi pensare di fare questo mestiere nell’industria discografica attuale se non lavori ogni volta per essere il migliore.
Molto simile alla storia di Peter Erskine, quello di Larnell Lewis è un ragionamento sull’isolarsi dalle pressioni esterne e dalle stupide critiche. Continua per la tua strada e lavora duramente in quello che credi. Il duro lavoro e l’entusiasmo pagano molto di più di qualsiasi altra cosa.
Potersi alzare la mattina, fare una vita normale e poter suonare la batteria sembra qualcosa di scontato. In realtà non lo è, e secondo Gabor Dornyei bisogna essere grati ogni giorno per riuscire a fare qualcosa che ci piace fare e non darlo assolutamente per scontato.
Ci sono un’infinità di persone la fuori che non possono fare quello che vogliono, che non possono dire quello che voglio, che non possono andare e vivere dove e come vogliono. Ogni giorno ognuno di noi lotta per riuscirci e dovremmo essere grati che ci venga data la possibilità di farlo.
Ovviamente Bernard Purdie non ha bisogno di presentazioni, come Billy Cobham anche lui è una leggenda della batteria e lo shuffle che porta il suo nome ne è una testimonianza.
Il suo consiglio è quello di non aver paura di far conoscere la propria storia, là fuori c’è qualcuno che potrebbe trarre giovamento dal sentire le tue parole. Non tenere le cose dentro di te, esci, e racconta chi sei e cosa sai fare. Sei importante. Sei speciale.
Il personaggio speciale che è Purdie ha anche dato un consiglio molto più pratico:
Non si può suonare con le scarpe da ginnastica. Bisogna suonare con le suole in pelle, perché la gomma non consente di sentire il pedale e non consente al piede di poter scorrere come dovrebbe.
Signore e signori, Bernard Purdie.
Questi 10 consigli che ho raccolto contengono ognuno una storia, una vita passata a cercare di emergere, riuscendoci, mettendo sul piatto ognuno le proprie qualità.
Il filo conduttore è lavorare sodo, crederci sempre e non farsi condizionare da quello che succede intorno.
Potrebbe essere troppo facile pensare di essere uno dei tanti, di essere in ritardo, di essere non adatto e convincersi che c’è sempre qualcuno che corre di più e corre meglio. Non è una gara e chi lavora bene avrà la sua possibilità, l’importante è non perdere l’amore per la batteria, la passione per la musica e cercare di essere una persona vera, autentica e piacevole.
A presto,
Fabio.
Per fare questo articolo ho preso spunto dai tanti articoli disponibili gratuitamente su internet, tra cui: Modern Drummer, Drumeo, Drummerworld e vari video su Youtube.
Inserisci la tua email e scarica gratuitamente il PDF con 10 semplici esercizi per sviluppare la mano debole.
Ti è piaciuto questo post? Clicca qui sotto e condividilo sui tuoi social.
E’ la cosa migliore che puoi fare per dirmi grazie!
Ciao, sono Fabio Portinari e sono il fondatore e motore di Impara la Batteria, uno dei blog sulla batteria più seguiti d’Italia.
Suono da quasi 30 anni e fin da giovanissimo ho avuto una grande passione per la batteria e tutti gli aspetti che la riguardano.
Studio, suono, insegno e mi piace scrivere parlando di un mondo che mi affascina molto nella sua interezza, non solamente degli aspetti tecnici.
Benvenuto.