Nonostante siano finite le feste, sia passato il black-friday, il cyber-monday e tutte le scuse per acquistare qualcosa di nuovo, il mio istinto di batterista ha sempre molta (troppa) sete di nuovi pezzi da aggiungere al drum kit.
È molto che non vado a trovare il mio amico del negozio e quindi mi serve un motivo per non uscire a mani vuote.
Certo, di oggetti da comprare ce ne sono a centinaia, ma oggi ho voglia di qualcosa di serio.
Un piatto nuovo.
Scegliere i piatti. Una droga.
Se esco dal lavoro alle 18 precise, per le 18.30 sono al negozio. Il tempo è poco e quindi devo programmare, non farmi trovare impreparato ed evitare di arrivare li, davanti a quello stand pieno di scintillanti piatti e non sapere da dove iniziare.
Quindi quali semplici regole devo seguire per scegliere i piatti senza perdere tempo?
Mi servirebbero molti piatti, ma oggi cosa sto cercando?
Andare sapendo quale piatto mi serve è fondamentale, io oggi vorrei un crash, ma come? Quanto grande? Sto cercando un crash brillante o con un suono scuro?
Ci sono molti modi oggi per avere un’idea di un piatto prima ancora di recarsi in negozio.
C’è YouTube per esempio. Tutte le case produttrici investono enormi quantità di soldi per promuovere i loro canali YouTube, facendo suonare i loro endorser in qualsiasi occasione pur di avere il modo di sponsorizzare i loro prodotti.
Sono tutti molto attivi, fatti bene e precisi quando si tratta di pubblicizzare.
Alcuni si fanno la loro suonata, poi si fermano e con dovizia di particolari descrivono i loro piatti. Il mio bimbo più grande conosce misure, materiali e serie a memoria grazie a questi video. Sono quasi preoccupato che sia più interessato a questa parte piuttosto che a quella della suonata vera e propria.
Ah..potere del marketing 😀
Ecco un video che mi ha “costretto” a guardare un’infinità di volte!
Posso consigliarvi i canali Zildjian, Meinl, Sabian che sono molto attivi, ma ce ne sono molti molti altri.
Qui potrei ascoltare il piatto che credo mi serva e confrontarlo con altri. Certo poi lo farò anche in negozio ovviamente, però una grande scrematura iniziale posso farla anche così.
Scegliere i piatti significa anche sapere per quale band mi servono? Che genere ci suonerò? Quanto li userò spesso? Voglio dei piatti versatili o li userò per uno specifico progetto?
Si, vero. Devo ricordarmi di prendere la mia sacca dei piatti e portarla.
È una cattiva abitudine comprare un crash senza avere gli altri del set con se e provarli insieme.
Ogni piatto anche della stessa serie e misura può avere un colore diverso (intendo le sfumature del suono, non il colore propriamente detto) da un altro ed è bene, sentire come si accoppia con quelli che già si possiedono.
Devo comprare un crash da 18″ che userò insieme ad un crash da 17″ che già possiedo. È quindi una cosa fondamentale che io porti quest’ultimo, lo metta su un’asta e lo suoni insieme ai piatti che sto provando, in modo da trovare quella che secondo me è l’accoppiata migliore.
Avere diverse sfumature di suono è importante e mi consentirà di poter scegliere quello che mi garantisce la migliore gamma dinamica, evitando così di avere un piatto che suoni troppo simile o troppo diverso a uno che già ho.
Oltre alla custodia dei piatti devo prendere le bacchette. Le mie bacchette.
È inutile che li provo con delle bacchette trovate in negozio, che potrebbero non farlo suonare come poi dovrà suonare.
C’è chi suona molto leggero ed usa bacchette leggere e chi invece usa diametri grandi e suona molto potente. Mi servono le mie bacchette in acero.
Devo cercare assolutamente di riprodurre in modo il più fedele possibile come sarà il mio approccio in sala prove e live.
Già mi troverò a provare i piatti in un ambiente che non è quello che sono abituato a sentire, in quanto la mia sala prove suona molto “aperta” mentre il negozio ha il classico box insonorizzato, in più non avrò la calma che vorrei, quindi almeno devo cercare di suonare il più fedele possibile al mio stile.
Non credo sarà difficile trovarne uno, visto che i negozi di musica sono come il miele per i batteristi, comunque è fondamentale avere un amico batterista che mi suoni i piatti mentre io mi sposto e li ascolto da diversi posti.
Ascoltare il piatto dalla parte del pubblico può fare la differenza nella scelta. Da davanti si possono percepire molte sfumature che seduto sul sellino e suonando potrei non percepire.
Ogni colore può essere decisivo nella scelta e quindi non devo assolutamente farlo suonare da chi non ha mai suonato una batteria (la moglie, un altro amico, ecc..). Se proprio non trovo nessuno mi devo ricordare di chiedere un aiuto al mio amico negoziante. Lui, ottimo batterista, saprà darmi una mano anche su questo.
L’ho già accennato prima, provare il piatto in un posto con una buona acustica, silenzioso e dove posso fare rumore senza paura di disturbare è molto importante.
Dare dei colpetti leggeri al piatto mentre è ancora sullo stand espositivo, serve a poco o niente. Non credo sarà un problema ma devo ricordarmi di farmi portare il piatto nella saletta dedicata ai test, metterlo su un’asta, vicino ad un drumkit di prova e suonarlo come lo suonerei a casa mia.
Non voglio comprare niente se non riesco a provarlo come dico io. E come dico io significa al volume che dico io. La spesa non è proprio indifferente, quindi voglio essere sicuro.
È importante anche capire cosa può essere più utile al mio drumset.
Voglio dire: Io credo che mi serva un crash da 18″, ma ho già molti altri crash e le dimensioni sono tutte molto simili.
Sono proprio sicuro che invece non sia più saggio aggiungere “un po’ di colore”? Che ne so, uno stack (che oggi vanno tantissimo), un china o un EFX potrebbero forse fare al caso mio ed essere molto divertenti da suonare.
Li vedo e penso “no, sono solo una c&%$o di moda“. Se invece mi stessi sbagliando? Perché almeno non provarli e dar loro una chance?
Ora che credo di avere le idee un po’ più chiare, andrò in negozio e farò un po’ di prove. Vediamo cosa il mio budget mi permette di prendere e soprattutto darò ascolto alle mie orecchie.
Il marchio è molto bello da esibire live e sui social, ma è l’orecchio che deve sempre fare la differenza. Può capitare, come spesso succede, che l’orecchio e l’occhio vogliano cose differenti….
…l’orecchio ragazzi, l’orecchio. È lui che deve vincere sempre.
Ciao a presto.
Fabio.
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Ciao, sono Fabio Portinari e sono il fondatore e motore di Impara la Batteria, uno dei blog sulla batteria più seguiti d’Italia con oltre 5.000 lettori ogni mese.
Suono da quasi 30 anni e fin da giovanissimo ho avuto una grande passione per la batteria e tutti gli aspetti che la riguardano.
Studio, suono, insegno e mi piace scrivere parlando di un mondo che mi affascina molto nella sua interezza, non solamente degli aspetti tecnici.
Benvenuto.