Se non vuoi leggere tutto l'articolo, scorri fino alla fine e troverai la lista degli strumenti consigliati per studiare la batteria.
Ciclicamente, chiunque suoni la batteria si trova a parlare di quello che è il problema dei problemi di ogni musicista. Il tempo.
E’ ovvio dirai, un batterista parla del tempo! Certo, ma non il tempo inteso come BPM, bensì il tempo inteso come quantità di tempo da dedicare alla pratica ed allo studio. Ed anche io purtroppo non sono immune a questi discorsi, ne parlo spesso, spesso mi ci arrabbio, ma la realtà è che sono come tutti i batteristi, IMPEGNATO!
Siamo tutti impegnati!
Ho una famiglia (ci ha appena raggiunto un’altra piccolina….), lavoro, insegno, suono, produco video, faccio fotografie, gestisco pagine social, siti internet e scrivo i post….so che mi capisci perché se stai leggendo questa pagina, probabilmente hai i miei stessi problemi. Ho assolutamente bisogno che il tempo dedicato a studiare la batteria sia organizzato e produttivo. Per quanto sogno di avere 8 ore al giorno per suonare, purtroppo non c’è una possibilità al mondo che io possa riuscirci.
Come tutti d’altronde.
..basta poco tempo e ben organizzato..
Ma tranquillo perché la buona notizia è che non ti servono 8 ore al giorno per vedere dei progressi concreti, l’importante è che tu riesca ad organizzare il tuo tempo ed evitare distrazioni. Per aiutarmi nella pratica quotidiana ho piano piano scoperto vari strumenti, alcuni gratuiti ed alcuni no, che hanno migliorato notevolmente la qualità dello studio. Quello che ti serve quindi non è una enorme quantità di tempo e neanche chissà quale costosissimo oggetto, ma una serie di piccoli accorgimenti che ti facciano alzare dallo sgabello con la convinzione di aver fatto dei progressi e non ti facciano sentire in colpa per tutto il resto del giorno.
Ovviamente questi sono degli strumenti che io uso e non gli unici disponibili. Alcuni altri ne ho provati e non mi hanno convinto, altri sicuramente non ne conosco e siete assolutamente liberi (anzi vi invito a farlo) di segnalarmeli.
Inutile girarci intorno, sei un batterista e prima o poi dovrai fare i conti con un metronomo. Potrebbe non diventare (spero) la tua nuova religione, ma esercitarsi con il metronomo è molto molto utile.
Ora, quando ho iniziato a suonare io, i telefoni cellulari erano una cosa per pochi (di sicuro non per un dodicenne senza una lira come me) e quelli che c’erano non avevano la capacità di contenere un metronomo al loro interno.
Le scelte erano obbligate. Togliendo coloro che si ostinavano ad usare il classico metronomo con la stanghetta che oscillava rischiando la pazzia, i più erano costretti a comprarsi delle piccole station che facevano anche da metronomo.
Io ne approfittai per comprare un mini sequenzer, lo Zoom RhythmTrack RT-123 dove potevo anche crearmi dei preset, cambiare i suoni e crearmi delle linee di basso. Le funzioni sono state nel tempo molto utili, ma alcune cose non erano per nulla intuitive e per studiare avrei potuto tranquillamente usare solo il metronomo. Cosa da non dimenticare avevo speso una cifra vicina alle 100.000 lire.
Non esiste un motivo per non avere una app con metronomo sul telefono..
Oggi è tutto molto più semplice ma soprattutto molto più economico. Oggi per studiare la batteria ci sono le app! Nessun attrezzo da portare in giro, niente da alimentare e niente di complicato da settare. Una app è sempre nel telefono e si programma in maniera davvero semplice.
Quella che uso al momento è Pro Metronome. Questo il link per Android e questo per iOS. L’app è GRATUITA ed ha tutte le funzioni necessarie per lo studio.
Un altra app http://pro metronomeche consiglio è Polynome, molto completa e con tantissime funzioni tra cui creare playlist e ritmi programmabili, ma è a pagamento. La trovi a questo link.
Hai una app con il metronomo sul telefono = Ti servono delle cuffie per sentirla.
Suoni la batteria e non ti bastano gli auricolari in dotazione, devi procurarti qualcosa che isoli bene il suono e ti permetta di non avere volumi che con il passare del tempo ti possano creare problemi.
Le soluzioni sono in-ear (auricolari) o cuffie classiche.
Auricolari o cuffie?
Personalmente per lo studio utilizzo entrambe le soluzioni.
Ho scritto due articoli su questo argomento, puoi trovarli QUI e QUI.
Per quello che riguarda gli auricolari utilizzo Shure, ma è una scelta dovuta alla casualità di averli provati ed averli trovati adatti alle mie esigenze. Ci sono molte altre marche che fanno il loro egregissimo lavoro.
Io utilizzo gli Shure e215 per studiare la batteria. Hanno un ottimo isolamento e non mi danno nessun fastidio all’orecchio. Sono il modello base della serie, ma per studiare vanno benissimo. Ho anche le Shure SE535 che però utilizzo per registrare e per i live. In alternativa, per situazioni un po’ più “da guerra” uso anche le classiche cuffie della Vic Firth che mi garantiscono un buon isolamento ed una gran resistenza. Tra le due personalmente preferisco gli auricolari in quanto l’archetto delle cuffie classiche, qualsiasi sia la loro marca, a lungo andare mi crea fastidio alla testa.
Se quelle viste finora sono un po’ troppo costose per i vostri gusti, voglio segnalarvi degli auricolari che ho utilizzato per moltissimi anni con grandissima soddisfazione, le Koss PLUG.
si può avere un buon risultato anche spendendo poco..
Vi garantisco che per quello che costano (meno di 20€) non troverete di meglio. Ovviamente la differenza con le cuffie che costano almeno 5 volte tanto c’è, non diciamo sciocchezze, ma per lo studio possono andare benissimo. Isolano ed hanno buoni bassi. Personalmente ci ho fatto decine di live, senza problemi.
Penserai: “Cosa me ne faccio di un sostegno per un cellulare mentre studio la batteria?”
Ti rispondo subito. Quando studi, a qualsiasi livello tu sia, registrarsi e rivedersi è una cosa fondamentale ed imparare ad essere critici con se stessi è molto importante.
piccoli attrezzi per una grande utilità!
C’è chi utilizza le GoPro, le Fotocamere Reflex, ma per riprendersi in casa non c’è bisogno di comprare niente, abbiamo già il telefono cellulare che fa tutto quello che ci serve. Ovviamente un telefono cellulare può essere un gran supporto per studiare la batteria e può fare molto di più di registrare.
Del metronomo ti ho già parlato, puoi vederci dei video, andare sui siti dove trovare esercizi, ecc… ma spesso il mio problema era dove appoggiarlo. Finivo così a legarlo con del nastro sul leggio o su un asta o appoggiarlo sul timpano, con risultati davvero disastrosi. Ho trovato quindi questo adattatore, che con meno di 8€ mi ha risolto il problema. Lo si può fissare su un qualsiasi cavalletto ed il gioco è fatto. Nessun problema di stabilità, ne scotch da staccare e riattaccare. A ma ha fatto molto comodo.
Non lo scopro certo io, il pad di allenamento è molto utile per esercitarsi e studiare la batteria, specialmente se non volete fare molto rumore. Su un sostegno, sopra il rullante o sopra il divano, mettetelo dove volete ma utilizzatelo per tutto ciò che riguarda la tecnica delle mani ed i rudimenti.
un pad è un must per ogni batterista
Ce ne sono mille modelli, misure e marche. Senza che si offenda nessuno, io utilizzo il pad da 12″ per casa della Evans e quello più piccolino da 6″ della Vic Firth mentre sono in giro.
Ovviamente sono tutti molto simili e potete scegliere quello che più vi piace. Attenzione alla grandezza, più piccoli sono più comodi da trasportare ma meno stabili se sono appoggiati e non fissati ad un sostegno.
So che stai pensando che scrivere una partitura durante lo studio non è necessario. Potrebbe essere, ma quante volte durante lo studio ti vengono delle idee, dei fills, dei tempi e vorresti scriverli per non dimenticarli. Ovviamente puoi farlo con carta e penna, ma poi potrebbe essere utile digitalizzarli per tenerli nel computer o per condividerli online. Magari nel tempo potresti raccoglierli in un tuo personale metodo. Non si sa mai.
Io l’ho fatto ed ho usato un programma davvero completo e soprattutto totalmente GRATUITO.
Il programma in questione è Musescore e si trova sia per Windows che per Mac. E’ un programma open-source ed in continuo aggiornamento. E’ leggero ed online si trovano moltissime risorse come forum e video che ti aiutano ad imparare ad usarlo. Personalmente lo uso per scrivere le pagine degli esercizi e tutte le partiture che trovi su questo sito. E’ molto completo ed adatto a tutti gli strumenti anche a partitura complessa.
imparare ad usare uno di questi programmi vi tornerà sicuramente utile
Se vuoi una cosa più snella e più immediata, puoi utilizzare Groove Scribe un software online (non devi scaricare niente) con il quale puoi scrivere delle semplici partiture di batteria e scaricare i relativi .pdf. E’ parte del sito del didatta americano Mike Johnston ed è una risorsa molto utile che utilizzo quando mi serve di scrivere solo una cosa veloce, come un tempo di una canzone per i miei allievi.
Ho registrato un video tutorial per imparare ad usare Groove Scribe in modo semplicissimo ed in soli 10 minuti. CLICCA QUI per vederlo.
Mentre si studiano le canzoni potrebbe esserci la necessità di eseguirle più lente, vuoi perché il fill è troppo veloce o perché la si sta imparando ad un’allievo che ha bisogno di capire bene alcuni punti. Quante volte siete pronti ad iniziare e…..la canzone parte troppo veloce e non riuscite a stargli dietro?
Se lavorate con un pc, potete installare uno dei tanti programmi di elaborazione audio. Io spesso utilizzo Audacity, leggero, veloce da imparare e soprattutto GRATUITO.
Volete la cosa ancora più snella? Magari sul vostro iPhone?
divertiti suonando sopra le canzoni!
Bene, potete utilizzare Anytune.
Anytune è disponibile in versione gratuita per iPhone, in versione Pro sempre per iPhone ma a pagamento ed anche in versione per Mac, anche questa a pagamento. Credo che al momento non esista ancora una versione per Windows, ma da quanto leggo ci stanno lavorando.
Consiglio questa app perché c’è anche la possibilità di prendere Reframe che è un’applicazione in aggiunta ad Anytune dove potete togliere la batteria in modo da avere canzoni belle pronte dove poterci suonare sopra.
Ultimamente ho avuto modo di provare anche NeuralMix Pro che è un altro programma interessante e molto utile per togliere le tracce di batteria dalle canzoni (oltre a fare molte altre cose). È a pagamento ma è possibile anche scaricare una versione demo gratuita con funzioni complete.
Aaahhh….la tecnologia!!!
Riassunto dei tools utili per studiare la batteria:
1. Pro Metronome Android e iOS. Polynome
2. Shure e215, Shure SE535, Cuffie Vic Firth, KOSS Plug.
3. Supporto adattatore per cellulare
4. Pad Evans 12″ oppure Pad 6″ Vic Firth
5. Musescore e GrooveScribe
6. Audacity, Anytune, NeuralMix Pro
Foto di copertina by Joshua Sorenson on Unsplash
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E’ la cosa migliore che puoi fare per dirmi grazie!
Bella iniziativa
Grazie mille Giuseppe!