Succede che ad un certo punto tuo figlio/a ti chieda di suonare uno strumento, oppure stai pensando che forse introdurlo alla musica potrebbe essere una buona idea, e allora pensi: Potrei fargli suonare la batteria!
Ecco quelli che secondo me sono degli ottimi motivi per i quali un bambino o una bambina dovrebbero suonare la batteria.
Se sei un batterista ovviamente è inutile spiegarti i benefici che il tuo bambino/a può trarre dal suonare questo fantastico strumento, ma nel caso in cui tu te lo stia chiedendo, facciamo un po’ di informazione:
Imparare la batteria non implica per forza doverne comprare una, almeno non subito, ma imparare a suonare questo strumento comporta notevoli benefici alla sua mente ed al suo corpo.
Lo dice la scienza, io sono solo un mero messaggero.
Vediamo alcuni motivi per i quali i bambini dovrebbero suonare la batteria:
La correlazione tra la musica e la matematica è un fatto provato scientificamente. I bambini che si approcciano alla musica mostrano dei miglioramenti nelle capacità matematiche e nel pensiero logico.
Sono soprattutto le frazioni che beneficiano di questo binomio. Basti pensare che tutto nella batteria è riconducibile ad una frazione, a partire dal tempo 4/4 e da tutte le derivazioni, quarti (1/4), ottavi (1/8), sedicesimi (1/16).
Ragionare sulla musica è un ottimo esercizio anche per chi con la matematica classica non vuole avere a che fare o ha grandi difficoltà.
È un metodo alternativo per allenare il cervello a pensare in modo matematico, iniziando però in maniera diversa, meno classica, forse più stimolante.
Alcuni studi mostrano un miglioramento fino al 100% nei test di coloro che apprendono le nozioni delle frazioni dallo studio del ritmo.
Uno studio su più di 110.000 studenti rivela che i bambini che hanno suonato uno strumento per un anno, sono mediamente un anno scolastico in anticipo rispoetto ai loro compagni che non si sono mai approcciati ad uno strumento.
Qualcuno potrebbe considerare probabilmente un po’ azzardato dire che un bambino soffre di stress, ma sono sindromi che esistono anche nei più piccoli e che se trascurate a lungo potrebbero creare problemi e tensioni.
È provato ed è noto che svolgere attività fisica come ad esempio la corsa, il nuoto porta ad un rilascio di endorfine nel proprio sistema e quindi ad una riduzione delle condizioni di stress.
Lo stesso vale per l’attività di suonare la batteria. Come si sa è uno strumento molto fisico e da questo punto di vista va considerato come svolgimento di un’attività sportiva.
Una ricerca dell’Università di Oxford lo conferma, con lo studio dello psicologo Robin Dunbar (QUI il documento originale), sfatando invece il mito per il quale lo stesso effetto si ha solamente ascoltando la musica.
Per calmarsi e far si che il proprio corpo rilasci endorfine suonando quindi, bisogna suonare la batteria!
Altra frase che sembra un luogo comune, ma che facendo delle ricerche, si capisce che non lo è.
Imparalabatteria.com vi porta le prove 🙂 ed ecco QUI il documento che lo prova.
Per chi non legge in inglese o non vuole leggersi una pubblicazione scientifica, ve lo riassumo io.
I bambini che hanno seguito un corso di musica di 10 mesi hanno avuto un incremento del proprio quoziente intellettivo, della comprensione ed un miglioramento delle proprie abilità sociali.
L’uso della batteria poi non coinvolge solamente il ragionamento, ma il fatto di dover imparare a controllare tutti e 4 gli arti, spesso coordinandoli e facendo cose diverse tra loro, porta alla creazioni di nuovi percorsi neurali, soprattutto nei più giovani e garantisce uno sviluppo del cervello che potrà essere poi propedeutico e di grande aiuto per tutte le future attività, anche non connesse con la musica.
Ed ecco quindi un altro motivo per il quale i bambini dovrebbero suonare la batteria.
Certo che ci riesci, ma la velocità di apprendimento e di memorizzazione non è neanche paragonabile a quella che avevi da bambino.
È perché hai meno tempo starai pensando…certo, ma a 40 anni la creazione di nuovi percorsi neurali è molto inferiore a quando ne avevi 10, quindi impari meno velocemente.
Giusto imparare un nuovo strumento, non c’è limite di età per farlo e può solo che fare bene, ma la curva di apprendimento sarà molto diversa.
È scienza.
L’area del cervello che elabora le informazioni inerenti alla musica ed al linguaggio è la stessa, lo dice uno studio dell’MPCN di Lipsia secondo il quale quindi un bambino che ha delle capacità e conoscenze musicali importanti, tende ad avere uno sviluppo maggiore delle capacità linguistiche.
Molti strumenti musicali e la batteria è assolutamente uno di questi, danno la loro migliore espressione se suonati in gruppo.
Suonare in una band o in una banda musicale, oltre ad avere un gruppo affiatato di amici che condividono la stessa passione, gli stessi obiettivi e gli stessi sogni, comporta anche un modo per rafforzare le interazioni sociali, per conquistarsi il proprio posto ed imparare a convivere con le regole sociali di un gruppo di persone.
Suonare in un gruppo inoltre impone fin da subito la capacità di mediazione. Quando si suona o si compone un brano, bisogna confrontarsi con gli altri, parlare e tentare di giungere ad un compromesso che metta tutti d’accordo.
Questo sviluppa nel modo migliore possibile una delle caratteristiche che gli sarà più utile in futuro, perché tutti noi adulti sappiamo benissimo quanto, volenti o nolenti, dobbiamo avere a che fare quotidianamente con la mediazione ed il compromesso, nel lavoro, in casa, con gli amici e soprattutto quanto diventa tutto molto più difficile per coloro che hanno problemi in questo tipo di gestione.
Credo sia fondamentale per un bambino apprendere queste regole fin da piccolo, inoltre il concetto di impegnarsi per studiare lo strumento, le partiture ed esibirsi di fronte agli altri, lo pone di fronte a continue sfide, soprattutto con se stesso, che quando vengono superate non possono far altro che aumentare l’autostima.
Sembra un concetto legato solamente al proprio ego ma non lo è. Un bambino che cresce con evidenti carenze di autostima, sarà un ragazzo che in una fase importante come l’adolescenza porterà sulle spalle un peso enorme nel dover affrontare quotidianamente un mondo che, al di là della musica, va molto veloce e tende ad essere molto competitivo e spietato con chi non possiede un buon background caratteriale.
Io ho due bellissimi bambini in casa e so perfettamente come sia bello vederli vivaci e pieni di fantasia.
A volte però ci fanno arrabbiare un po’ quando cominciano a stranirsi se non riescono subito a fare qualcosa o come si distraggano subito quando devono portare a termine un compito.
Che nessuno si allarmi! É ASSOLUTAMENTE NORMALE che questo accada a dei bambini e non mi permetterei mai di dire il contrario.
Quello che voglio dire è che con il tempo queste capacità vanno sviluppate e migliorate ed in soccorso a tutto ciò ci sono molte attività, artistiche, sportive ed anche musicali.
Immaginate la concentrazione e la pazienza che ci vogliono per imparare le basi di qualsiasi strumento. La batteria poi, con tutti gli arti da muovere contemporaneamente, la coordinazione, l’equilibrio, il tempo, non è facilissimo. Tutto questo se affrontato tramite un percorso di studio ben impostato aiuterà i bambini a sviluppare concentrazione, pazienza e focus verso gli obiettivi.
Tutte cose che saranno fondamentali per la loro crescita.
I bambini sono vulcani di creatività e sembra che crescendo questa creatività venga un po’ “anestetizzata” dalle regole culturali del mondo moderno e dalla quotidianità.
Trovare un modo per incanalare questa creatività ha molti vantaggi, e lo studio di uno strumento musicale è un ottimo modo per farlo. La creatività apre mondi, aiuta a sognare, permette di concretizzare delle idee e pone di fronte a sfide, responsabilità e costringe chiunque a fare i conti con ciò che ha creato.
Non facciamo sprecare ai bambini tutto questo, ne vale il loro futuro.
Ovviamente sono bambini e lo strumento dovremmo comprarlo noi genitori, ma possedere un oggetto al quale tengono molto, per tutte le ragioni fin qui illustrate, fa si che i bambini imparino a prendersi cura delle cose che hanno ed a dare loro il giusto valore.
Gli accessori che potrebbero servire successivamente, potrebbero anche acquistarli loro con i loro “risparmi” (sempre sotto la nostra supervisione), in modo da insegnare loro come spendere i soldi, come risparmiare in vista di qualcosa che desiderano e quindi come dare il giusto valore ai soldi.
Quante volte i genitori mi hanno fatto questa domanda…spesso più impazienti dei figli, che qualcuno in casa impari a suonare.
La risposta onesta e quella giusta potrebbero essere diverse.
In che senso?
Prima possibile significa che appena il bambino ha la capacità di muoversi e stare in equilibrio, potenzialmente può iniziare a svolgere i primi passi sullo strumento, che potrebbe significare prendere in mano le bacchette (misura da bambino per non sollecitare troppo i tendini), a “sbattere” a piacimento sopra un pad, sopra un cuscino o a divertirsi con una batteria da bambino.
Gli americani chiamano questo periodo “prime time” e sarebbe il periodo che va dalla nascita ai 9 anni.
Quando si è così piccoli le strutture mentali e le capacità legate all’elaborazione ed alla comprensione del mondo musicale sono molto più sviluppate ed è quindi molto importante esporre il proprio bambino a queste esperienze, anche solo proponendogliele come divertimento, senza per forza obbligarlo ad avere un impegno settimanale con un insegnante.
Parlavo di differenza tra risposta onesta e quella giusta, perché?
Perché quella giusta te l’ho appena spiegata, quella onesta che un insegnante deve dare dipende anche dal suo modo di approcciare l’insegnamento, soprattutto capendo se è lui ad essere adatto ad insegnare ad un bambino.
Insegnare ad un bambino di 5/6 anni non è la stessa cosa che insegnare ad un adolescente, quindi ogni insegnante dovrebbe prima capire cosa può dare ad un bambino, come riuscire a coinvolgerlo, a farlo divertire e crescere musicalmente.
Ci sono delle scuole e delle classi appositamente pensate per i bambini o insegnanti molto bravi e con un metodo che è pensato proprio per introdurli allo strumento, magari giocando.
Cercate di capire questo prima di scegliere un insegnante di musica per un bambino piccolo. È importante, una brutta esperienza potrebbe spaventarlo o annoiarlo al punto da farlo desistere.
Sarebbe un peccato.
Se stai cercando di capire quale tipo di batteria per bambini è più adatta ad un bambino o ti sei perso nei siti e nei vari modelli, ho provato a fare un po’ d’ordine in QUESTO articolo.
Anche la batteria per bambini può un problema reale e concreto, per fortuna ci sono molte soluzioni, leggi il mio articolo su come ridurre il volume della batteria QUI e QUI.
Leggi QUI il mio articolo dove faccio una panoramica delle cose più importanti da considerare prima di fare questo acquisto.
Spero di esserti stato d’aiuto e di averti fornito, con questo e con gli altri articoli linkati, una panoramica completa sull’argomento.
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Grazie mille.
Fabio
Cover photo by Valery Sysoev on Unsplash
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Ciao, sono Fabio Portinari e sono il fondatore e motore di Impara la Batteria, uno dei blog sulla batteria più seguiti d’Italia con oltre 5.000 lettori ogni mese.
Suono da quasi 30 anni e fin da giovanissimo ho avuto una grande passione per la batteria e tutti gli aspetti che la riguardano.
Studio, suono, insegno e mi piace scrivere parlando di un mondo che mi affascina molto nella sua interezza, non solamente degli aspetti tecnici.
Benvenuto.
Sono anche io d’accordissimo è come per le attività sportive prima si comincia meglio è anche perchè la mente è libera da impegni di ogni genere (dico questo perché io ho cominciato a suonare a 67 anni, l’anno scorso ho visto che al mio paese si davano lezioni di batteria non avendo la possibilità da ragazzo poi da grande la famiglia il lavoro non sono mai riuscito a farlo).Da adulto mi accorgo che i movimenti sono più lenti la capacità di apprendimento è limitata però è una scommessa voglio imparare a suonare era un sogno fin da bambino mi mettevo… Leggi il resto »
Sono d’accordo in tutto, in bocca al lupo Sergio!
Caro Fabio condivido in pieno questo articolo, sono d’accordo che per un bambino ci voglia un insegnante o istruttore, capace di approcciarsi ai bimbi e farsi seguire senza farli annoiare o spaventare, è così anche nello sport, non tutti sono in grado d’essere d’aiuto a dei bimbi, così come condivido che imparare uno strumento non è mai tardi e porta dei grandi benefici, anche se, confermo, che iniziando tardi è molto più complicato, sia nei movimenti che mentalmente, però anche quel poco che riesci ad imparare ti da grande soddisfazione e autostima. Per quel che vale io dico suonate suonate… Leggi il resto »
grazie a te!