Fare il batterista di professione o più semplicemente guadagnare suonando la batteria non è l’obiettivo di ogni batterista, ma per alcuni può essere una scelta stimolante. Ci sono molti batteristi che hanno passato anni a studiare, si sono fatti le ossa nei locali, hanno passato ore in studio ed hanno maturato esperienza nell’insegnamento.
Hanno quindi fatto tutto il percorso classico che porta chiunque inizi a suonare uno strumento ad avere l’esperienza necessaria per cercare di fare quello step in più, che in molti sognano. Fare il batterista di professione.
ci sono batteristi che MERITANO un compenso adeguato
Diciamo subito che non è facile. Quando si arriva ad essere in una posizione nella quale si possono chiedere dei soldi, iniziano anche ad arrivare le risposte ciniche di chi ci si trova di fronte.
Premetto che, da batterista, comprendo perfettamente questa esigenza, soprattutto da parte di chi si è formato, ha studiato ed ha maturato dell’esperienza nel settore. E’ una richiesta legittima, proprio come chi studia e si forma come ingegnere, insegnante, idraulico e quant’altro, ma spesso, soprattutto nel nostro paese, il musicista, a meno che non sia inserito in ambienti “istituzionali” viene visto come un eterno hobbista, uno al quale chiedere un favore o ripagare con la famosa “visibilità”. E se dice di no? Se ne chiama un altro, tanto sono tutti uguali.
Ovviamente niente di più sbagliato.
Ho raccolto esperienze di vari batteristi, italiani e non tra cui la mia ed ho preso i punti di contatto ed i consigli. Ovviamente ho tralasciato la parte tecnica della cosa, dando per assodato che il livello di preparazione per essere un musicista “a pagamento” deve essere molto buono.
Vediamo cosa ne è uscito fuori:
Probabilmente ti sembrerà il consiglio più stupido mai sentito e stai per chiudere la pagina, ma aspetta un momento. Non è poi così scontato e banale, anzi è il consiglio più importante.
Essere una persona piacevole è importante quanto essere un buon musicista. Se le persone non vogliono stare vicino a te, non vorranno passare del tempo con te in studio o in sala prove, e conseguentemente il lavoro passerà ad un altro batterista.
Essere una persona piacevole significa avere cura di se stessi e dei rapporti con le persone, lasciare fuori i problemi personali ed i vizi più invadenti. E’ molto frequente che un lavoro passi ad un batterista più professionale piuttosto che ad uno tecnicamente più bravo, perché se si tratta di essere in tour tutti insieme e condividere furgoni, stanze, ecc…fare “spogliatoio” è spesso considerato più importante di tante doti da supertecnico, che sono meno richieste di quanto si possa credere.
Chiamalo come vuoi, ma non esiste fare troppo “network” come lo chiamano gli americani. Fai in modo che qualsiasi musicista con cui suoni abbia il tuo numero. Non essere invadente, ma fagli sapere che sei sempre interessato a suonare e di contattarti se avessero bisogno di un batterista.
La pratica è importante, così come lo studio e la cura dei social, ma non sottovalutare l’importanza di uscire e frequentare i luoghi dove la musica viene suonata regolarmente, fatti vedere, sii fiducioso e cerca di fare una buona impressione.
Scopri qual’è la tua specialità. Come un cuoco o uno scrittore, anche un batterista ha i suoi punti forti.
Probabilmente sei un picchiatore, oppure sei un super-veloce. Potresti essere conosciuto per la cura dei suoni o per il feeling con il metronomo. Sarai un jazz–man oppure uno che impara velocemente le parti.
Essere versatili è utile, anzi indispensabile, ma lo è anche trovare il tuo punto di forza, quello per il quale la gente ti conosce. Non cercare di essere tutto per tutti, alla lunga diventa inutile quanto frustrante.
Tu sei tu ed i musicisti ti cercheranno per quel motivo.
Nel mondo dei live, essere puntuali significa arrivare in anticipo.
Presentati puntuale, verifica che sia tutto ok e prenditi il tempo necessario per assicurarti che tutto funzioni e per essere pronto a suonare.
Se monti la batteria troppo tardi non avrai il tempo di riscaldarti o di risolvere dei problemi che potrebbero sorgere.
Inizia con te stesso. Come hai suonato? Di cosa avresti bisogno per migliorare? Ragiona anche sul resto della band, erano contenti della tua prestazione? Ci sono cose che hanno particolarmente gradito? Oppure pensi che abbiano storto il naso in alcuni punti?
Fai sapere a loro che sei completamente aperto a ricevere suggerimenti e consigli. Li valuterai poi con calma, ma è importante ragionarci sopra a mente fredda e farsi vedere disponibile al dialogo ed alla crescita.
Spero che questi punti possano essere degli spunti di riflessione se stai cercando di diventare un professionista. Al di là della tecnica, che è sempre importantissima per chi fa la professione, anche questi altri aspetti sono molto importanti.
A presto.
Fabio
Photo by Elizeu Dias on Unsplash
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