Se ascolti bene, puoi sentire la voce del tuo vicino di casa urlare da lontano “Perché non guardi la lista dei migliori practice pad del 2020?”
A parte gli scherzi, i motivi per esercitarsi su un pad sono moltissimi, e non solo quello del volume.
Utilissimo, portatile, silenzioso il pad è un accessorio indispensabile per ogni batterista, per esercitare i rudimenti, per fare del warm–up (riscaldamento) prima di un concerto, prima di una sessione di registrazione o semplicemente a casa.
È per questi motivi che chiunque prima o poi se ne procura uno, e nel mio caso sta li nel soggiorno pronto ad essere suonato per qualche secondo solamente o anche per studiare qualcosa che devo migliorare.
Usare il pad significa sviluppare la velocità, la tecnica delle mani, la resistenza, la memoria muscolare e concentrarsi senza distrazioni sugli esercizi.
Averne uno posizionato lontano dal kit poi, può garantirti uno spazio dove evitare le distrazioni della batteria e raccogliere tutte le attenzioni sugli esercizi anche per molto tempo, senza avere la noia del rumore che un normale rullante, anche se suonato piano, genera.
Ce ne sono di diverse misure, a partire dai più piccoli, molto comodi da portare in giro ma nei quali bisogna essere più precisi, fino a quelli più grandi (generalmente da 12″), più stabili e che si possono anche mettere su di un normale reggi rullante.
Se già non ne hai uno o se vuoi un modello più performante, di seguito voglio consigliarti alcuni modelli, alcuni dei quali ho posseduto o posseggo, altri ne ho provati ed altri per semplice curiosità.
Nessuno dei marchi successivamente citati mi da alcun compenso, quindi il mio giudizio è esclusivamente basato sul mio gusto.
Allora, diciamo subito che la differenza tra i vari pad sta fondamentalmente in pochi dettagli e cioè nelle dimensioni, nel materiale con cui è realizzata la superficie battente, nella tipologia e nel prezzo.
Le superfici dei pad che vengono colpite dalle bacchette sono in gomma, e possono essere più dure per avere un rimbalzo molto simile ad un pelle, utile per sviluppare una tecnica basata sulla risposta pronta e reattiva o più morbide per sviluppare invece tecniche che non necessitano di un rimbalzo pronto, come ad esempio il rullo utilizzando molto i polsi.
Alcuni pad hanno più superfici battenti in funzione appunto di questi aspetti, o sullo stesso lato o sui lati opposti.
Esistono anche pad con pelli mesh, con le quali avrai già familiarità se hai suonato una batteria elettronica ed anche pad la cui superficie è formata da gel (fig. in alto), molto simili alle superfici poco rimbalzanti.
Pad EVANS da 12″, doppia superficie e struttura in legno.
Questo è il classico pad per esercitarsi.
Ne esistono due versioni, una con la sola gomma dura da una parte ed una con anche la gomma morbida dall’altro lato, tu consiglio di verificare sempre bene prima di acquistare.
La sua dimensione è da 12“, ma avendo la struttura in legno con un piccolo spessore laterale, alla fine misura 13″ ed è tranquillamente posizionabile sia sopra un tavolo che su un normale reggirullante, cosa che risulta a mio parere molto comoda.
Pad VIC FIRTH da 6″, singola superficie e struttura in plastica dura.
Questo pad da 6″ è decisamente più piccolo del precedente, con un lato in gomma dura ed una filettatura nella parte posteriore che ne consente il fissaggio su un supporto.
Le sue dimensioni piccole non consentono l’utilizzo appoggiandolo solamente sopra un tavolo in quanto con i colpi tende a muoversi ed è abbastanza scomodo, per questo hanno inserito la filettatura.
Ma se quello che cerchi è qualcosa di portatile, da inserire in una borsa o in uno zaino, hai trovato il tuo pad!
Pad RTOM da 10″ a 24″, superficie mesh, applicabile alla batteria.
Qui siamo completamente su un altro tipo di pad.
Questa volta c’è una pelle mesh, uguale a quella delle batterie elettroniche che viene tenuta da una struttura che si appoggia sopra il rullante.
La differenza fondamentale è che puoi appoggiarlo sopra il tuo rullante in modo che si crei uno spazio vuoto tra il pad e la pelle e suonandolo, anche la cordiera del rullante suonerà, ma in maniera molto più debole e con un volume decisamente minore.
Per chi non vuole esercitarsi con il rumore sordo del pad classico e non vuole perdere il feeling del rullante “vero”.
Ovviamente la pelle mesh è regolabile tramite un singolo punto di tiraggio e quindi puoi avere la pelle tirata come preferisci.
Non è economicissimo, ma è tutta un’altra storia rispetto agli altri.
Pad GIBRALTAR da 4″, superficie in gomma, con sostegno da gamba.
Questo practice pad della Gibraltar è un pad molto piccolo (da 4″) in gomma ma ha il vantaggio di essere applicabile alla gamba tramite un supporto studiato apposta, quindi a differenza degli altri può essere suonato senza essere appoggiato a nessuna superficie ma tenendolo sulla gamba.
Io ne ho avuto uno simile e devo dire la verità non l’ho trovato particolarmente comodo, ma conosco alcuni batteristi che lo portano sempre con se anche per esercitarsi negli spostamenti in macchina o in bus.
Pad Gretsch da 6″, superficie in gomma, con grafica colorata.
Il pad in questione è della Gretsch ed ha una grafica colorata ed accattivante, è piccolo (da 6″) e quindi portatile ed è una mono–superficie di gomma dura quindi molto rimbalzante ed uno strato in schiuma nella parte posteriore che ne aiuta la stabilità.
A molti piace la sua grafica, soprattutto se si deve fare un regalo e sono disponibili anche misure più grandi.
Come per la Gretsch ovviamente molti brand hanno il loro pad, tipo QUESTO o QUESTO ma questo tra i tanti mi sembra il più carino.
Silenziatori in gomma per bacchette per diminuire il volume
Non sono dei veri e propri pad ma servono per lo stesso scopo e quindi li ho voluti inserire in questa lista dei migliori practice pad.
Questi copri punta in gomma, trasformano le bacchette in attrezzi silenziosi con cui sbattere su qualsiasi superficie.
Si possono inserire e togliere più vole ed ogni confezione ne contiene 4.
Molto utili, economici e soprattutto si tengono in tasca, cambieranno per sempre il vostro modo di utilizzare le bacchette.
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Ciao, sono Fabio Portinari e sono il fondatore e motore di Impara la Batteria, uno dei blog sulla batteria più seguiti d’Italia.
Suono da quasi 30 anni e fin da giovanissimo ho avuto una grande passione per la batteria e tutti gli aspetti che la riguardano.
Studio, suono, insegno e mi piace scrivere parlando di un mondo che mi affascina molto nella sua interezza, non solamente degli aspetti tecnici.
Benvenuto.