I cerchi che sono montati sui tamburi, molto spesso passano in secondo piano nella definizione del suono che vorremmo ottenere. Siamo tutti lì a disquisire se prendere acero o betulla, se montare pelli sabbiate o clear ma in pochi considerano il cerchio come un elemento importante nell’economia generale di un suono.
Sbagliato. I cerchi sono importanti e conoscere le loro caratteristiche, il modo in cui influenzano il suono e quali sono i vantaggi/svantaggi di ogni tipo è altrettanto importante.
Se sei su questa pagina è perché tutto questo non ti è ancora chiaro.
Il cerchio tripla flangia è un cerchio in lega e viene fatto con una lavorazione di piegatura del metallo a freddo, ha un peso di circa 1.6/2.0/2.3 mm.
Viene chiamato Tripla Flangia proprio per la sua forma. Se osservato bene si vede che è formato da 3 parti (flange), di cui l’ultima è la piegatura finale verso l’esterno.
Questo è il tipo di cerchio più usato, di serie sulla maggior parte delle batterie in vendita ed anche il più economico.
Ci sono differenze di spessore con i Die-Cast e si sentono in termini di suono. Il cerchio Tripla flangia garantisce uno spettro di armonici più ampio, con un suono meno controllato e più “aperto” facendo sentire il suono del legno. Si adatta meglio al fusto, specialmente se ci sono delle piccole imperfezioni e necessita una maggiore cura nell’accordatura.
I cerchi Die-Cast sono stampati (pressofusione) ed hanno uno spessore maggiore, intorno ai 3.0 mm.
I Die-cast invece garantiscono un suono più controllato, con una nota più pulita (gli armonici si sentono meno), in quanto essendo più pesanti e robusti, garantiscono di per se un effetto sordina, dando però più volume rispetto al Tripla Flangia.
Sono inoltre più indicati a chi suona usando spesso il rimshot (colpo del rullante che viene eseguito colpendo contemporaneamente la pelle ed il cerchio) dando più potenza ed in generale tengono meglio l’accordatura. Ideale per chi ha un suono “pesante”.
I cerchi Die-Cast hanno un decadimento della nota più veloce rispetto al Tripla Flangia che ha un decadimento più lungo e (a mio parere) garantiscono un range di accordatura minore. Hanno un grande attacco, una grande “pacca” ma probabilmente è meno versatile del Tripla Flangia.
Questi cerchi solitamente sono in acciaio, ma possono essere anche in bronzo o altre leghe.
La ricerca, il marketing e la necessità di differenziarsi ha portato oggi il settore dei cerchi per i tamburi ad un punto in cui ogni brand famoso progetta, registra e commercializza il proprio tipo di cerchio.
Abbiamo quindi i Power Hoops (la DW li chiama True Hoops), con spessori intermedi tra i tripla flangia ed i Die-cast, con la terza flangia posizionata in orizzontale.
La posizione della terza flangia favorisce la vibrazione (perché comunque è sempre una questione di vibrazioni e risonanze quando parliamo di suono di un tamburo).
Esistono anche i cerchi monoflangia. Fino agli anni ’50 è stato usatissimo per la sua semplicità. E’ un cerchio di metallo dritto (ottone, ferro, acciaio), fissato con delle clips (come fatto per il cerchio della cassa della batteria).
Sono cerchi molto sonori, con un decadimento lungo, perché non avendo nessuna flangia, quando colpisco il tamburo il suono va “dritto” alla pelle e quindi al fusto.
Ultimamente stanno un po’ tornando in auge e molti batteristi chiedono di avere questi cerchi. Sono un po’ più impegnativi, non facilissimi da gestire ma molto divertenti se gli si dedica il tempo giusto per imparare a conoscerli.
oppure la Sonor che monta sul rullante Gavin Harrison signature dei tripla flangia con la flangiatura rivolta verso l’interno, oppure qualche casa produttrice è tornata al vintage riproponendo dei singola flangia.
ogni brand famoso progetta e commercializza il proprio tipo di cerchio
Quando utilizzare l’uno e quando utilizzare l’altro non è facile da dire, ovviamente se il genere è molto “pesante” il Die-cast è più indicato di un Tripla flangia, che invece si adatta meglio ai generi dove il suono del fusto, più della “pacca”, ricopre un ruolo importante.
Comunque non voglio cadere nella generalizzazione ed etichettare i cerchi con i generi. Per questo ti consiglio di fare delle prove con entrambe i tipi, magari usandoli insieme come fa Stewart Copeland (Police) che per il suo rullante usa Die-cast sulla battente, per un maggior controllo e tenuta dell’accordatura ed una Tripla flangia sulla risonante, per far risaltare gli armonici e la cordiera.
Il Rimshot è il tuo “must”? Vai di Die-cast
Il cerchio in legno invece è una variante un po’ particolare e non moltissimo usata pur avendo comunque la sua nutritissima schiera di fans, anche famosi come Steve Gadd, Steve Jordan ed Akira Jimbo.
Possono essere fini o molto spessi (quasi quadrati) a seconda dei modelli.
Come caratteristiche generali tendono a dare un suono più caldo, più ovattato e più scuro dei precedenti, tagliando alcuni armonici e dando più risonanza al fusto in generale. Ovviamente sono meno resistenti dell’acciaio e se si suona un genere in cui i rimshot sono importanti, ne sconsiglio l’utilizzo in quanto alla lunga il legno tende a sfibrarsi.
È difficile da dire da dietro una tastiera, il mio consiglio è suonare, suonare, suonare, provarli tutti, magari da qualche negozio o da qualche amico che ce li ha e poi scegliere. Tutti potrebbero fare al caso tuo e non chiuderti dietro ad etichette di genere o materiali.
In generale, come già detto, i Die-Cast sono più adatti a chi suona “pesante”, con parecchio rimshot, mentre i Tripla Flangia sono più indicati per chi predilige un suono più ricco di armonici ed è meno “picchiatore”.
Ma non è detto! Queste sono solamente indicazioni generali.
Fai esperimenti con il tuo rullante preferito
Cambiare tutti i cerchi della batteria capisco che può essere costoso, ma se ad esempio hai un rullante a cui tieni particolarmente, prendi un cerchio diverso da quello montato e fai una prova. Vedrai che sarà importante capire come varia il suono e vedere se si avvicina di più o di meno al tuo gusto.
Provali e come sempre fai scegliere alle orecchie, non agli occhi.
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